Giobbe 38,1-42,4

Dio interroga Giobbe nel contesto della sua creazione
38,1 Allora l'Eterno rispose a Giobbe di mezzo alla tempesta e disse: 2 «Chi è costui che oscura il mio disegno con parole prive di conoscenza? 3 Orsù, cingiti i lombi come un prode; io ti interrogherò e tu mi risponderai. 4 Dov'eri tu quando io gettavo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza. 5 Chi ha stabilito le sue dimensioni, se lo sai, o chi tracciò su di essa la corda per misurarla? 6 Dove sono fissate le sue fondamenta, o chi pose la sua pietra angolare, 7 quando le stelle del mattino cantavano tutte insieme e tutti i figli di DIO mandavano grida di gioia? 8 Chi racchiuse con porte il mare quando proruppe uscendo dal grembo materno, 9 quando gli diedi le nubi per vestito e per fasce l'oscurità? 10 Quando gli tracciai un limite e gli misi sbarre e porte, 11 e dissi: "Tu arriverai fin qui, ma non oltre; qui si arresteranno le tue onde superbe!"? 12 Da quando vivi hai mai comandato al mattino o insegnato all'aurora il suo posto, 13 perché essa afferri le estremità della terra e ne scuota via i malvagi? 14 Si trasforma come creta sotto il sigillo, e spicca come un vestito. 15 Ai malvagi è negata la loro luce, e il braccio alzato è spezzato. 16 Sei forse giunto fino alle sorgenti del mare o sei mai andato in cerca delle profondità dell'abisso? 17 Ti sono state mostrate le porte della morte, o hai forse visto le porte dell'ombra di morte? 18 Hai tu fatto caso all'ampiezza della terra? Dillo, se sai tutto questo! 19 Dov'è la via che guida alla dimora della luce? E le tenebre, dov'è il loro luogo, 20 perché tu le possa condurre al loro posto, e possa conoscere i sentieri che portano alla loro casa? 21 Tu lo sai, perché allora eri già nato, e il numero dei tuoi giorni è grande. 22 Sei mai entrato nei depositi della neve, o hai forse visto i depositi della grandine 23 che io tengo in serbo per i tempi di calamità, per il giorno della battaglia e della guerra? 24 Per quali vie si diffonde la luce o si propaga il vento orientale sulla terra? 25 Chi ha aperto un canale per le straripanti acque e la via al tuono dei fulmini, 26 per far piovere su una terra disabitata, su un deserto, dove non c'è alcun uomo, 27 per dissetare le solitudini desolate, e far germogliare e crescere l'erba? 28 La pioggia ha forse un padre? O chi genera le gocce della rugiada? 29 Dal grembo di chi esce il ghiaccio, e la brina del cielo chi la dà alla luce? 30 Le acque si induriscono come pietra e la superficie dell'abisso si congela. 31 Puoi tu unire assieme i legami delle Pleiadi, o sciogliere le catene di Orione? 32 Fai tu apparire le costellazioni a suo tempo, o guidare l'Orsa maggiore con i suoi piccoli? 33 Conosci tu le leggi del cielo, o puoi tu stabilire il loro dominio sulla terra? 34 Puoi tu far giungere la tua voce fino alle nubi affinché abbondanza di pioggia ti ricopra? 35 Sei tu forse che scagli i fulmini dove devono andare, dicendoti: "Eccoci"? 36 Chi ha messo nella mente la sapienza, o chi ha dato intendimento al cuore? 37 Chi conta le nubi per mezzo della sapienza, e chi versa gli otri del cielo 38 quando la polvere si fonde in una massa e le zolle si attaccano insieme? 39 Puoi tu cacciare la preda per la leonessa o saziare la fame dei leoncelli, 40 quando si accovacciano nelle loro tane o stanno in agguato nei loro nascondigli? 41 Chi provvede al corvo il suo cibo, quando i suoi piccini gridano a Dio e vanno errando senza cibo?

39,1 Conosci tu il tempo in cui partoriscono le capre delle rocce o hai forse osservato il parto delle cerve? 2 Sai tu contare i mesi in cui portano a termine la loro gravidanza, o conosci tu il tempo in cui devono partorire? 3 Si accovacciano e danno alla luce i loro piccoli, mettendo così fine alle loro doglie. 4 I loro piccoli si fanno forti, crescono all'aperto, se ne vanno e non ritornano più da esse. 5 Chi lascia andar libero l'onàgro, chi ha sciolto i legami all'asino selvatico, 6 al quale ho assegnato come dimora il deserto e la terra salata per abitazione? 7 Egli disprezza il frastuono della città e non ode grida di alcun padrone. 8 Le ampie distese di montagna sono il suo pascolo, e va in cerca di tutto ciò che è verde. 9 Il bufalo è forse disposto a servirti o a passare la notte presso la tua mangiatoia? 10 Puoi forse legare il bufalo con la corda per arare nel solco, o erpicherà le valli dietro a te? 11 Ti fiderai di lui, perché la sua forza è grande, o lascerai a lui il tuo lavoro? 12 Conterai su di lui per portare a casa il tuo grano e per ammassarlo sull'aia? 13 Le ali dello struzzo sbattono festosamente, ma non sono certo le ali e le piume della cicogna. 14 Esso infatti abbandona le proprie uova per terra e le lascia riscaldare nella polvere, 15 dimenticando che un piede può schiacciarle o una bestia dei campi calpestarle. 16 Tratta duramente i suoi piccoli, come se non fossero suoi; ma la sua fatica senza alcun interesse è vana, 17 perché Dio l'ha privato di sapienza e non gli ha impartito intelligenza. 18 Ma quando si alza in piedi per scappare, si beffa del cavallo e del suo cavaliere. 19 Sei tu che hai dato al cavallo la forza e che hai rivestito il suo collo con una fremente criniera? 20 Sei tu che lo fai saltare come una locusta? Il fiero suo nitrito incute spavento. 21 Scalpita nella valle rallegrandosi nella sua forza; e si slancia in mezzo alla mischia di armi. 22 Sprezza la paura e non teme, né indietreggia davanti alla spada. 23 Su di lui risuona la faretra, la folgorante lancia e il giavellotto. 24 Con ardore e impeto divora le distanze e non sta più fermo quando suona la tromba. 25 Al primo squillo di tromba dice: "Aha!", e fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capitani e il grido di guerra. 26 È forse per la tua intelligenza che si alza in volo lo sparviero e spiega le sue ali verso il sud? 27 È al tuo comando che l'aquila si leva in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati? 28 Abita sulle rocce e rimane su rupi scoscese. 29 Da lassù spia la preda e i suoi occhi scrutano lontano. 30 I suoi piccoli succhiano sangue e dove sono gli uccisi, là essa si trova».

40,1 L'Eterno continuò a rispondere a Giobbe e disse: 2 «Colui che contende con l'Onnipotente, vuole forse correggerlo? Colui che rimprovera Dio, risponda a questo».

Giobbe riconosce la propria meschinità di fronte a Dio e alle sue opere
3 Allora Giobbe rispose all'Eterno e disse: 4 «Ecco, sono così meschino, che cosa ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca. 5 Ho parlato una volta, ma non parlerò più; sì, due volte, ma non aggiungerò altro».

Dio sfida Giobbe a far giudizio dei malvagi
6 L'Eterno allora rispose a Giobbe di mezzo alla tempesta e disse: 7 «Orsù, cingiti i lombi come un prode; io ti interrogherò e tu mi risponderai. 8 Vorresti proprio annullare il mio giudizio, condannare me per giustificare te stesso? 9 Hai tu un braccio come quello di Dio e puoi tuonare con una voce pari alla sua? 10 Adornati dunque di maestà e di magnificenza e rivestiti di gloria e di splendore. 11 Da' libero sfogo ai furori della tua ira; guarda a tutti i superbi e abbassali, 12 guarda a tutti i superbi e umiliali, e schiaccia i malvagi ovunque si trovino. 13 Seppelliscili nella polvere tutti insieme, rinchiudili in luoghi segreti. 14 Allora anch'io ti loderò, perché la tua destra ti ha dato vittoria.

Dio paragona la forza di Giobbe con quella di behemoth e del Leviathan
15 Guarda behemoth che ho fatto al pari di te; esso mangia l'erba come il bue. 16 Ecco, la sua forza è nei suoi fianchi e la sua potenza nei muscoli del suo ventre. 17 Fa oscillare la sua coda come un cedro; i nervi delle sue cosce sono saldamente intrecciati. 18 Le sue ossa sono come tubi di bronzo; le sue ossa come sbarre di ferro. 19 Esso è la prima delle opere di Dio; solo colui che lo fece può avvicinarsi a lui con la sua spada. 20 Benché i monti producono cibo per lui, e là tutte le bestie dei campi si divertano, 21 si sdraia sotto le piante di loto, in luoghi nascosti dei canneti e delle paludi. 22 Le piante di loto lo coprono con la loro ombra, i salici del torrente lo circondano. 23 Il fiume può straripare, ma egli non ha paura; è sicuro di sé, anche se il Giordano dovesse avventarsi contro la sua stessa bocca. 24 Chi mai potrà prenderlo per gli occhi o forargli le narici con uncini?

41,1 Puoi tu tirar fuori il Leviathan con l'amo, o tener ferma la sua lingua con una corda? 2 Puoi tu mettergli un giunco nelle narici o forargli la mascella con un uncino? 3 Ti farà egli molte suppliche o ti rivolgerà parole dolci? 4 Farà egli un patto con te, perché tu lo prenda come servo per sempre? 5 Scherzerai tu con lui come con un uccello o lo terrai al guinzaglio per le tue fanciulle? 6 I tuoi amici faranno con lui splendidi intrattenimenti o lo spartiranno forse tra i mercanti? 7 Puoi tu coprire la sua pelle di dardi o la sua testa con arpioni? 8 Mettigli le mani addosso; ti ricorderai del combattimento e non ci riproverai. 9 Ecco, la speranza di chi l'assale è ingannevole; al solo vederlo uno è atterrito. 10 Nessuno è tanto audace da osare di provocarlo. Chi dunque è in grado di stare fermo davanti a me? 11 Chi mi ha reso per primo un servizio, perché lo debba ripagare? Qualunque cosa sotto tutti i cieli è mia. 12 Non passerò sotto silenzio le sue membra, la sua grande forza e la bellezza della sua armatura. 13 Chi può spogliarlo della sua corazza, e chi può avvicinarlo con una doppia briglia? 14 Chi può aprire le porte della sua bocca, circondata com'è dal terrore dei suoi denti? 15 Superbe sono le file dei suoi scudi, strettamente saldati come da un sigillo. 16 L'uno è così vicino all'altro che tra loro non passa neppure l'aria. 17 Sono attaccati gli uni agli altri, saldamente uniti insieme, e non possono separarsi. 18 I suoi starnuti danno guizzi di luce e i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora. 19 Dalla sua bocca escono vampate, sprizzano scintille di fuoco. 20 Dalle sue narici esce fumo, come da una pentola bollente o da un calderone. 21 Il suo alito incendia carboni e dalla sua bocca escono fiamme. 22 La forza risiede nel suo collo e davanti a lui danza il terrore. 23 Le parti flosce della sua carne sono ben compatte, sono ben salde su di lui e non si muovono. 24 Il suo cuore è duro come una pietra, duro come la parte inferiore della macina. 25 Quando si rizza, i forti hanno paura, e per il terrore restano smarriti. 26 La spada che lo raggiunge non gli fa nulla, e neppure la lancia, la freccia e il giavellotto. 27 Considera il ferro come paglia e il bronzo come legno tarlato. 28 La freccia non lo mette in fuga; le pietre della fionda per lui diventano stoppia. 29 Le mazze gli sembrano paglia, si fa beffe del vibrare della lancia. 30 Al di sotto ha punte acuminate e lascia come tracce d'erpice sul fango. 31 Fa bollire l'abisso come una caldaia e fa del mare come un vaso di unguento. 32 Si lascia dietro una scia di luce e l'abisso sembra coperto di canizie. 33 Sulla terra non c'è nulla simile a lui, che è stato fatto senza paura alcuna. 34 Guarda in faccia tutti gli esseri alteri; egli è il re su tutte le fiere più superbe».

Giobbe riconosce di non avere intendimento e si pente
42,1 Allora Giobbe rispose all'Eterno e disse: 2 «Riconosco che puoi tutto, e che nessun tuo disegno può essere impedito. 3 Chi è colui che offusca il tuo consiglio senza intendimento? Per questo ho detto cose che non comprendevo, cose troppo alte per me che non conoscevo. 4 Deh, ascolta, e io parlerò; io ti interrogherò e tu mi risponderai.

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata